Mastoplastica additiva
Mastoplastica additiva sopramuscolare disegno della posizione |
Mastoplastica additiva sottomuscolare disegno della posizione |
Questo intervento è programmato e disegnato per migliorare l'apparenza del vostro seno attraverso l'inserimento di una protesi contenente un gel di silicone e/o soluzione fisiologica (come autorizzato dal Ministero della Sanità).
Tale impianto viene posizionato al di sotto della ghiandola mammaria e non interferisce con le funzioni del medesimo (allattamento).
Le protesi a disposizione hanno diverse forme e dimensioni.
La scelta della protesi più adeguata dipende dalle misure del torace, dal volume, dalla forma e dal profilo del seno di partenza.
Mastoplastica additiva in paziente che ha subito un dimagramento
Il vostro chirurgo deve sapere quale tipo di modificazione volumetrica volete ottenere del vostro seno, sarà poi lui a consigliarvi la misura di impianto che possa permettere di ottenere il miglior risultato nel pieno rispetto della vostra sicurezza.
Le prime protesi mammarie sono state sviluppate agli inizi degli anni '60, e inizialmente erano costituite da un semplice involucro di silicone contenente un gel sempre in silicone. Oggi la tecnologia ha migliorato il prodotto , sia dal punto di vista della sicurezza che della tollerabilità, fino ad arrivare alle protesi usate oggi che presentano diversi involucri uno racchiuso nell'altro ed una superficie trattata in modo da stimolare il meno possibile la reattività dell'organismo in cui viene introdotta.
Malformazioni della Mammella Asimmetria della mammella : - Preoperatorio con seno di destra ptosico e seno di sinistra poco sviluppato . - Post-operatorio con correzione dell'asimmetria e introduzione di una protesi nel seno sinistro a compensare il volume. |
I pazienti chiedono se questa procedura potrà aumentare il rischio di avere un tumore al seno. Al momento non ci sono né motivi per pensare, né ipotizzare che l'impianto di una protesi, abbia alcuna relazione con lo sviluppo di una neoplasia. Inoltre deve essere chiarito che l'impianto viene collocato sotto il tessuto mammario, a contatto con la parete toracica, e che futuri esami radiologici preventivi possono continuare ad essere effettuati seguendo le opportune proiezioni.
Malformazione areolare/ghiandolare Alterazione della forma e del volume della mammella e dell'areola corretta con tecnica di riduzione mammaria associata ad introduzione di protesi mammaria . |
Per rendere più facile il compito del collega radiologo è consigliabile, nel caso vi sottoponiate a mammografia, metterlo al corrente dell'intervento eseguito. Le polemiche insorte recentemente sulla pericolosità dell'impianto protesico hanno fatto si che alcune protesi siano state vietate. Ovviamente vi sarà proposta l'applicazione del tipo che gode della stima e dell'autorizzazione del Ministero della Sanità. Sconsiglio l'impiego delle protesi riempite con soluzione fisiologica perché con il tempo perdono volume e hanno un'usura più veloce, oltre all'effetto estetico meno gradevole e la consistenza più rigida.
pre | post |
pre e post operatorio con correzione dell'asimmetria del solco mammario |
Procedura chirurgica
Le incisioni per introdurre le protesi mammarie possono essere eseguite a livello del solco sottomammario, a livello del margine dell'areola, o a livello del cavo ascellare.
Nei tre casi:
- l'incisione intorno all'areola tenderà a confondersi con il margine di passaggio tra l'areola e la cute della mammella
- l'incisione localizzata nel solco mammario risulterà nascosta dalla mammella stessa
- l'incisione localizzata nel cavo ascellare verrà celata dal braccio.
Le incisioni saranno lunghe 3-4 cm. e posizionate in modo che si nasconda il più possibile l'avvenuto atto chirurgico. Si presuppone che l'intervento estetico venga eseguito non solo per migliorare il profilo del vostro corpo, ma anche per rendere la forma e la proiezione del seno più attraenti.
si confonde con le pieghe create dal reggiseno |
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Cicatrice poco visibile perché in un punto di confine dove c'è un passaggio di colore |
Durata dell'intervento
L'intervento richiede non più di due ore.
Anestesia
L'intervento viene eseguito nella stragrande maggioranza dei casi in anestesia generale. In alcuni casi particolari può essere eseguito in anestesia locale con sedazione. E’ il chirurgo a decidere in base alla difficoltà e lunghezza dell'intervento quale specifica anestesia adottare.
Durata della degenza
A seconda della procedura utilizzata, la paziente può decidere di essere dimessa il giorno stesso dell'intervento o di rimanere un giorno in Casa di Cura. Potete organizzare il tipo di degenza che ritenete più confortevole. Nel caso desideriate essere dimesse la sera stessa dell'intervento é necessario rimanere in una sede facilmente raggiungibile dal chirurgo.